La testimonianza di Aminata

Venerdì 22 marzo le volte dell’Aula Magna del Monna Agnese antico spedale di Siena hanno vibrato di un’emozione antica. Gli alunni di alcune classi coinvolte hanno potuto ascoltare, dalla voce della protagonista, la toccante testimonianza di Aminata Fofana fuggita dalla Sierra Leone devastata da 11 anni di guerra civile e ora in Italia dove ha avuto il riconoscimento di rifugiata politica a Bologna.

Un racconto impressionante il suo e commovente, dove il dolore e la sofferenza per le atrocità subite da lei bambina soldato, adolescente e donna hanno smosso le coscienze di chi l’ha potuta ascoltare.

L’intervento è stato condotto da Maurizio Izzo giornalista che da anni segue il mondo della cooperazione internazionale e viene promosso da “Unicoop Firenze” nell’ambito dei percorsi educativi per le scuole in collaborazione con “Arancia blu” Cooperativa sociale che a Siena si occupa di educazione sostenibile.

Un racconto quello di Aminata di violenza, ma soprattutto di coraggio e di determinazione, di attaccamento alla vita. Una riflessione da parte degli astanti sul loro livello di consapevolezza, sul pregiudizio, relativamente alla dura condizione di rifugiato spesso discriminata e distorta da un’informazione superficiale o di parte.

La studentessa del Liceo Linguistico, Ginevra Petreni ha commentato con queste parole l'incontro con Aminata:

"Venerdì 22 marzo abbiamo ascoltato il racconto di Aminata, che ci ha raccontato la sua storia e di come è riuscita ad arrivare in Italia dal Sierra Leone. È stata una testimonianza molto toccante, ci ha raccontato minuziosamente come viveva prima della guerra civile e come la sua vita è cambiata con l’avvento di quest’ultima.

L’incontro è stato particolarmente bello soprattutto perché Aminata ha raccontato il tutto senza filtri, lasciando trasparire le sue emozioni senza nasconderle. Penso che questa testimonianza abbia rappresentato un spunto di riflessione sia per me che per tante altre persone che l’hanno ascoltata."

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