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Non ci ha permesso di incontrarci in presenza ma sempre dietro uno schermo che ha ridotto drasticamente il contatto umano, tornare in presenza ci ha fatto quasi venire i brividi, rivedere le persone e potersi confrontare a quattrocchi è stato molto emozionante.

La registrazione all’evento è stata fatta a gennaio, successivamente ci è stato fornito del materiale da studiare in preparazione della prima fase eliminatoria che si è svolta il 4 marzo. Dopo aver visionato il materiale fornito dagli organizzatori abbiamo deciso di dividerci in squadre di 10, cercando di esprimere al meglio le nostre conoscenze e qualità in relazione all’argomento di cui ci sentivamo più interessati.

Gli argomenti da studiare o approfondire erano tre:“La scienza a colori” ha suscitato più interesse nell’articolazione ambientale, mentre “UniStem, le cellule staminali” ha suscitato molto interesse tra i compagni dell’articolazione sanitaria, ma non è stata da meno anche “Diversità e inclusione in Europa” riguardante la parte più letteraria e umanistica. Intabella 1 sono riportate le 3 squadre con i relativi partecipanti. Alcuni nostri compagni più poliedrici si sono inseriti in più gruppi. 

Diversità ed inclusione in Europa

La scienza a colori

Unistem, le cellule staminali

  1. Carnevali Chiara

  1. Africa Alessandro

  1. Bianchi Giorgio

  1. Fanetti Chiara

  1. Africa Gabriele

  1. Cazacu Gianina

  1. Musai Enxhi

  1. Braconi Leonardo

  1. Criscuolo Martina

  1. Rossi Emanuela

  1. Dominati Davide

  1. Muho Noemi

  1. Rossi Gaia

  1. Lazzeroni Alberto

  1. Veneziano Sophia

  1. Travaglione Kevin

  1. Nanni Giada

  1. Trevisan Sofia

  1. Bonelli Virginia

  1. Romano Antonio

  1. Turchi Paola

  1. Nanni Giada

  1. Criscuolo Martina

  1. Hodza Azra

  1. Bianchi Giorgio

  1. Hodza Azra

  1. Nenci Marco

  1. Muho Noemi

  1. Nenci Marco

  1. Castagnozzi Caterina 

Quando ci è stato proposto di partecipare a questa competizione, all’interno della classe si è subito accesa una vivace discussione; avevamo paura del carico aggiuntivo di studio, successivamente, dopo aver visionato i vari argomenti ci siamo resi conto che per noi il materiale fornito dall’università era quasi un ripasso, avendo già approfondito le varie tematiche durante il nostro corso di studi.

Alla fine ’idea di partecipare ad una competizione multidisciplinare ha attivato una sana voglia di competizione fra noi e soprattutto nei confronti degli altri istituti. Un ulteriore stimolo ci è stato dato dalla possibilità di vincere dei premi sia in denaro che sotto forma di gadget. Ultima della lista, ma non per importanza, è stata la voglia di portare in alto il nome della nostra scuola.   

Arrivati al giorno della gara eravamo tutti emozionati e vogliosi di misurarci. Si respirava un’aria di sana competizione tra noi compagni, inoltre durante la gara non sono mancate le risate e le urla di incitamento per i nostri amici. Nonostante i risultati mediocri nelle sezioni “La scienza a colori” e “Unisistem, le cellule staminali”, quando abbiamo visto i risultati della sezione “Diversità ed inclusione in Europa” abbiamo gioito oltremodo; ci siamo tutti congratulati con i nostri due compagni

Giorgio Bianchi e Chiara Fanetti, increduli loro stessi alla vista del podio ribaltato all'ultima serie di domande.

Appena finita la gara abbiamo chiesto ai due vincitori le loro impressioni sul risultato:

”Sono rimasto stupito perchè non mi aspettavo un tale risultato ma sono comunque felice di aver vinto e di aver fatto una bella esperienza” dice Giorgio classificatosi in prima posizione, 

”É stata una bella sorpresa, non pensavo visto l’inizio della gara, ma sono rimasta molto soddisfatta” dice Chiara giunta seconda assoluta. Quando è arrivato il giorno della finale eravamo agitati e pronti a dare il meglio di noi, ma da  subito abbiamo percepito una predilezione per una delle due scuole contro cui gareggiavamo. 

C'è stata molta delusione da parte nostra per come sono stati assegnati i punti, che hanno valorizzato più l'esposizione che il contenuto effettivo della risposta. 

E il tutto è stato reso più amaro con  momenti di forte imbarazzo e di tensione per colpa del conduttore che per tutta la mattinata ha preso in giro i partecipanti con battute spesso “simpaticamente” offensive e sessiste. 

Detto questo, vogliamo comunque ringraziare ulteriormente l'università, il Rettore e la professoressa Leonardi per l'occasione che ci hanno dato. 

Virginia Bonelli per gli alunni della 5Ab dell'istituto "Monna Agnese" di Siena.

 

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