"Sotto lo stesso cielo" report dal Congresso nazionale "L'arte dell'accoglienza"

La mattinata si è aperta con il prezioso intervento di giornalisti come Angela Caponetto e Fernando De Haro, entrambi specializzati nelle dinamiche dei flussi migratori che riguardano i rispettivi Paesi. Siamo rimaste colpite nello scoprire dalle loro testimonianze, che quando vi è uno sbarco clandestino spesso e volentieri anche i giornalisti che sono lì per documentare l'accaduto si ritrovano a dare una mano, a salvare persone, a tentare in tutti i modi di far sì che meno vite possibili vengano spezzate dal mare. Ancora più toccante è stato il racconto di Caponetto riguardo al giorno in cui, durante una di queste situazioni, le fu messa in braccio una bambina di soli sette giorni che la madre aveva portato con sé sull'imbarcazione per fuggire alla fame del proprio Paese.
Successivamente abbiamo potuto assistere alle illuminanti riflessioni del filosofo Umberto Curi, che con estrema chiarezza ha ripercorso le varie tappe della storia dei flussi migratori nel mondo, calcando la differenza tra alcuni termini come "richiedenti asilo" e "migranti economici".
Dopo una pausa pranzo che ci ha consentito di entrare in contatto con gli alunni della scuola spagnola e di scambiare interessanti chiacchiere con tutti i presenti, è finalmente arrivato il momento che personalmente attendevamo con più curiosità: il musical "Sotto lo stesso cielo" messo in scena dagli alunni del liceo scientifico, musicale e coreutico "G. Marconi" di Pesaro. I ragazzi e le ragazze che si sono cimentati in questo show ci hanno commosso con le loro voci cariche di emozioni e con la delicatezza che hanno usato nel rappresentare scene che troppe persone vivono realmente, come il naufragio di un'imbarcazione clandestina con a bordo centinaia di migranti uccisi da un incendio e inghiottiti successivamente dalle profondità dell'oceano. Le canzoni, le musiche, le coreografie e la sceneggiatura erano tutte frutto delle incredibili menti di quei ragazzi e quelle ragazze della nostra età che sono stati in grado di toccare il cuore di chiunque.
La giornata si è conclusa con la testimonianza di Vito Fiorino, che la notte del 3 ottobre 2013 salvò la vita a decine di migranti rimasti coinvolti in un naufragio nel quale altre 368 persone hanno perso la vita. Dopo di lui abbiamo potuto ascoltare anche la toccante testimonianza del simpaticissimo Tareke Brhane, immigrato dall'Estonia nel 2005 dopo essere stato respinto al primo tentativo di attraversare il Mediterraneo e in seguito a numerose violenze, torture e anni di prigionia.
L'esperienza è culminata in una passeggiata nel centro di Madrid
tutti insieme, studenti spagnoli compresi, dandoci la possibilità di continuare a respirare il clima di apertura e confronto tra culture diverse che aveva regnato per tutta la giornata.
Indubbiamente ci porteremo dietro a vita gli insegnamenti di questa esperienza, le nuove corde della nostra sensibilità che sono state toccate, ogni singola persona con cui abbiamo avuto l'opportunità di parlare, le preziose testimonianze di chi ha deciso di mettere parte della propria vita a disposizione di noi giovani affinché la utilizziamo per sensibilizzare sempre più persone. Adesso sta a noi fare qualcosa per far sì che cose come quelle che ci sono state raccontate a Madrid non avvengano più, sta a noi utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per cambiare il mondo; esperienze come questa sono sicuramente il primo passo. thumb Convegno Madrid

thumb Copnvegno Madrid 1Giulia Guerrini e Ileana Parato IVAL

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