2-9 febbraio 2018 da Siena a Londra

Come è andata? Ci hanno chiesto al ritorno di questo primo scambio con la Bexley Grammar School di Welling a Londra. "Very well" viene da rispondere tracciando un primo bilancio. Un'accoglienza nelle famiglie veramente calorosa, con genitori disponibilissimi a far vivere ai ragazzi esperienze vere, a far conoscere quanto non avrebbero visto nel programma ufficiale.  Il cibo caratteristico del luogo, il clima invece no: dopo un primo giorno di cielo grigio con pioggerelllina leggera ma insistente, sole sole e sole. Anche feddo, freddo, freddo, ma comunque sole. Trasporti efficientissimi in qualunque stazione i treni partono ed arrivano all'orario stabilito, indicazioni delle fermate con cartine, display dettagliatissimi. 

Dopo un primo giorno di acclimatamento le strade di Londra non avevano più segreti per noi, anche perché se ti fermi per più di cinque secondi ad un incrocio subito arriva il passante che ti chiede se serve aiuto. Solo la Oyster card, la vorace tessera per viaggiare sui diversi tipi di mezzi nella metropoli, rimaneva un mistero, un dio famelico al quale sacrificare giorno dopo giorno sterline e pounds. Gli spazi e le strade sempre puliti, le automobili che si spostano nella corsia sbagliata per cui attraversare le strade prive di semaforo a chiamata, che ti dice fra quanti secondi arriva il verde e quanto questo poi dura, diventa un problema, un'avventura pericolosa. E Londra? Incredibile: centinaia di gru che si stagliano sul cielo plumbeo in costante attività; abbiamo sentito la nostalgia di quella del S.Teresa inopinatamente smontata dopo che per quindici anni, se pur ferma e immobile, aveva caratterizzato

lo sky-line della nostra città. Cantieri aperti ovunque col minimo impatto visivo ed acustico, persone da tutte le parti del mondo apparentemente perfettamente integrate. I luoghi del vecchio Commonwealth egualmente rappresentati in tutti i quartieri in una convivenza pacifica e stimolante. Insomma come è antata? Diremmo "Very, very well".