Grande successo dell’incontro in musica con la poesia al Monna Agnese


All'incontro erano presenti cinque classi della scuola ospitante, alcuni allievi universitari del professore e il libraio dell'Einaudi.
La conferenza è iniziata in modo inconsueto ed originale. I
ragazzi hanno accolto il professore cimentandosi con la lettura di
alcune sue poesie, con l'accompagnamento di alcuni brani
musicali eseguiti, scelti e in parte composti da alcuni ragazzi. I
testi, accompagnati dai suoni giocosi del clarinetto, sono
stati letti con entusiasmo e trasporto, portando l'attenzione dei
presenti sui punti chiave delle poesie.
All'intermezzo, la professoressa Ada Bellanova, responsabile
dell'incontro e docente di italiano e storia al liceo linguistico
Monna Agnese, ha introdotto brevemente l'argomento
della presentazione e presentato il prof. Fo, lasciando spazio ai
ragazzi di intrattenere con un'ultima, ma coinvolgente
interpretazione dei versi.

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Dopo aver ringraziato la classe e la prof.ssa per la calorosa
accoglienza, il prof. Fo ha analizzato e spiegato il contenuto delle
poesie scelte dai ragazzi, che hanno come tema principale le
figure degli angeli. Figure che, come lui stesso ha spiegato,
benché rimandino ad un'immagine divina, sono personificazioni
di passanti sconosciute, che avevano colpito l'animo poetico del
professore e da cui aveva preso ispirazione per comporre i brani.
Oltre a questo tema, se ne sviluppano altri due all'interno
della raccolta: uno sulla musica di Chopin (sezione che prende
il titolo di il tono blu, Variazioni di Chopin ) e un altro più
religioso, che prende spunto dalle pericope delle preghiere (Il
libro d'oro).
L'analisi delle poesie è stata attenta e minuziosa, seguita dalla
lettura ponderata del professore e dall'interpretazione delle singole
strofe.
Una volta esaminati approfonditamente tutti i campi
toccati dalle sue poesie, i presenti hanno posto al professore
molteplici domande, spaziando da temi generali a
curiosità specifiche. Inoltre, suggestionato da un quesito di una
ragazza riguardo a come scrivere poesie, ha dato consigli agli
aspiranti poeti nella sala, fornendo le sue personali esperienze
come esempio.
L'ultima parte dell'incontro è stata dedicata alla lettura di
brani particolarmente vicini al poeta. In uno di questi, intitolato
Angeli su Scale, il poeta è spettatore dell'apparizione di un angelo
singolare:
Quando la vidi scendere le scale,
scherzosamente dissi «Abbiamo una sposa!»
Solo un poco dopo, la preziosa
luminescenza bianca con foulard
lasciò affiorare le sue parvenze Down.
Si aggirava flessuosa nella sera,
ascoltava attenta ogni poesia,
partecipava, ora con ironia
sorridendo, ora facendosi ombrosa.

Creatura d'altri mondi, si dispose
accanto a una bellezza giovanile
di occhi bruni acuti e luminosi,
vestita in scuro.
In differente stile,
e quasi come per moto contrario,
due capolavori del Creatore:

anche lei, sì, che pure decurtata,
compressa in una sua gittata minima
di fascino e avvenenza
ne andava fiera.
E, da diva del cinema,
riprese il giro, largo, voluttuoso,
qua e là poggiando uno sguardo abbandonato,
tenendo il collo lunare inclinato
come un cavallo ombroso
e uscì di scena, risalendo la scala
in cima a cui l'aveva congedata
la sua madre terrena, accorata
da una pena in volto senza fine.
Al termine della lettura di questo ultimo brano, uno scroscio di applausi ha circondato il professore, che, lusingato, ha accolto le ultime timide domande senza impazienza.

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È stata quindi una mattinata fuori del comune per i ragazzi del Monna Agnese che, a parte qualche sporadica flessione dell'attenzione, hanno terminato l'incontro uniti in un sol intento: più poesia per tutti!
Enrica Mazzocchio

 

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