Stai fermo un girone! Gioco dantesco nella notte dei ricercatori.

L'evento  a Siena, in piazza del Mercato, dove insistevano  altri  vari stand, come ad esempio il corso di tedesco sui generi dei nomi in grammatica; di coreano, che consisteva in un kahoot su vari argomenti della lingua e sulla creazione di segnalibri personalizzati con il proprio nome in coreano! (occasione che non ci siamo lasciati sfuggire per poter avere un bel ricordo della giornata); di russo, dove oltre a presentare l'alfabeto cirillico, c'era una signora che cucinava e spiegava gli ingredienti e i procedimenti in russo; uno stand culinario spagnolo, in cui si poteva provare vari tipi di affettato come la salsiccia piccante, il Jamón cerrano, ecc. e degustare anche del vino iberico; uno stand cinese, nel quale ti insegnavano a fare gli origami; e addirittura uno turco, dove insegnavano un po' della lingua (per esempio i numeri) oppure anche la caffeomanzia (arte della lettura del fondo della tazza di caffè).

Noi ci siamo concentrati principalmente sullo stand di Filologia romanza nel quale veniva proposto un gioco a coppie molto simile al "gioco dell'oca", solo con domande sulla cultura dantesca in generale e nello specifico sull'Inferno. Hanno giocato oltre a noi varie persone, tra cui passanti (che poi si ritiravano dopo poco), noi quattro, la professoressa Formigli e alcune ragazze dell'università. 

Il gioco della Divina Commedia consisteva in un percorso di trentaquattro tasselli, ognuno riferito ad un canto dell’Inferno cui erano associate diverse domande cui  i concorrenti, disposti in coppie, dovevano rispondere per aggiudicarsi la possibilità di tirare nuovamente il dado. 

Nel tabellone, inoltre erano presenti tasselli “sfida” in cui le varie coppie denominate con i nomi dei personaggi che accompagnano l’incredibile viaggio di Dante dall’Inferno al Paradiso, erano tenute a svolgere delle attività in simultanea o  a tempo per poter avanzare di tre caselle.

Nonostante fossimo i più giovani fra i vari giocatori, siamo stati proprio noi a guadagnare la vittoria e la possibilità di “uscire a riveder le stelle!”.