Scambio a.s. 2013/2014

Ovviamente i primi secoli non furono facili per gli immigrati, costretti prima a lavorare come schiavi e più recentemente molto discriminati per il colore della pelle, ma negli ultimi anni la situazione è nettamente migliorata. Con questa evoluzione del modo di pensare secondo il quale abbiamo tutti gli stessi diritti, gli stranieri presenti in Francia hanno potuto riscattare la propria posizione sociale ottenendo anche buoni posti di lavoro. Infatti possono aspirare a lavori più redditizi rispetto al muratore o alla badante, posti occupati dalla maggior parte degli immigrati qui in Italia. Anche nei semplici gruppi di amici che si vedono passare per le strade compaiono più etnie. Questo non accade solo tra gli adulti, ma anche nei più giovani, e questa è una cosa che abbiamo potuto vedere tra i nostri corrispondenti nei quali gruppi i ragazzi stranieri erano ben integrati con quelli francesi. Qui in Italia, molto spesso capita che ci siano gruppi composti solo da persone provenienti dallo stesso paese. In conclusione possiamo dire che in Francia il tenore di vita degli extracomunitari è migliore che in Italia ma soprattutto è ben visibile una maggiore integrazione nella società.

Matilde D' Agnolo, Federica Leo, Agata Gugliotti.

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Il sistema scolastico.

In Francia l'istruzione scolastica è obbligatoria dai 6 ai 16 anni. I bambini frequentano la scuola materna fino ai 6 anni e le elementari fino agli 11. Non esiste una scuola media, bensì il Collège, che dura 4 anni. Dai 15 anni in poi iniziano le varie specializzazioni. La scuola francese, quindi, viene suddivisa in tre livelli generali. Insegnamento primario: 1) école maternelle, il corrispondente nostro asilo, che va dai 2 o 3 anni fino ai 6, che a sua volta si divide in tre sezioni a seconda dell'età: petite, moyenne, grande.                                    -2) école élémentaire, la nostra scuola elementare che va dai 6 agli 11 anni, suddivisa in base all'età in un corso preparatorio, un corso elementare e un corso intermedio. Insegnamento secondario: corrisponde alle nostre scuole superiori composto dal Collège e seguito dal liceo. - Collège, comprende i livelli di studio sesta, quinta, quarta e terza che vanno in genere dagli 11 ai 14 anni e che attesta gli studi con il Diploma nazionale del brevetto, il Certificato di formazione, il Brevetto informativo e internet e l'Attestazione scolastica della sicurezza stradale. -Liceo (Lycee), comprende i livelli seconda, prima e terminale (dai 15 ai 18). Si ottengono attestazioni come il BAC (la nostra maturità), il Brevetto e la Certificazione professionale. Nei licei sono previsti diversi indirizzi o sezioni: Sezione S (matematica e scienze), Sezione ES (matematica e economia), Sezione L (classico e letteratura). Sistema Accademico Superiore: comprende due grandi istituzioni, le Grandi Scuole e le Università che partono dai 18 anni. Le classi sono solitamente formate da 20 a le 25 unità.   Il Collège prevede un orario che varia dalle 27 alle 30 ore settimanali, mentre la primaria, per i bambini dai 3 ai 10 anni, ha ridotto gli orari al punto che alcuni istituti restano aperti solo 4 giorni alla settimana. Per quanto riguardano le vacanze, ogni 6-7 settimane di scuola ci sono due settimane di vacanza e al posto dei trimestri o quadrimestri, ci sono cinque periodi di circa 7 settimane ciascuno. Le valutazioni variano a seconda dei livelli generali: nella scuola primaria sono numeriche e vanno dall'uno al dieci mente in quella secondaria partono dall'uno al venti. Soprattutto nelle scuole che corrispondono alle nostre medie- superiori gli alunni nelle scuole scelgono dei corsi da frequentare  secondo i loro interessi; si spostano da un aula ad un'altra come accade nei paesi  nord europei e America.

La Salle

La Salle corrisponde per età alla nostra scuola media, è frequentata da ragazzi che hanno dagli 11 anni ai 15.La struttura della Salle è situata nelle vicinanze del centro città, nonostante questo, l’edificio gode di un ampio spazio per il cortile dove in alcuni angoli vi sono situate delle attrezzature per le ore di educazione fisica che vengono svolte all’ esterno della scuola. Le classi sono molto spaziose, pulite e ben ordinate. Le lezioni del istituto si svolgono in orari diversi secondo il tipo di programma degli alunni che si spostano da una classe al altra. Le lezioni iniziano in genere la mattina alle 8-8:10 e possono durare anche fino a dopo pranzo per questo all’interno dell’edificio della scuola si trova una mensa dove vengono serviti pasti caldi oppure consumare il proprio. Alla fine di questa scuola come tutti collegi viene rilasciato un attestato di merito.

Galluzzi Arianna,  Giuggioli Irene 

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Les maison francaises

Durante il nostro soggiorno in Francia abbiamo riscontrato molte differenze rispetto al nostro paese, tra cui in particolare, l’organizzazione della casa. Una delle principali diversità è la pulizia e il mantenimento delle abitazioni, che sono molto apparentemente un po' meno curate delle nostre. La differenza più sostanziale consiste, però, nel bagno, che è separato in due parti : la “salle de bain “ dove si trovano la vasca, la doccia e il lavandino, e la “toilette” dove si trova il wc . Nonostante il nome francese,  il bidet non è presente nei bagni dei nostri corrispondenti, motivo per cui sono costretti a farsi la doccia (o il bagno) ogni giorno. Nella toilette, una piccola stanza di circa due metri quadrati, non c’è neanche una finestra, e stare in quel minuscolo spazio è come essere rinchiusi in uno sgabuzzino. Le camere sono tutte collegate da uno stesso corridoio, la toilette e la salle de bain invece sono distanti e si deve attraversare tutta la grande casa per andare dai servizi igienici al lavandino . Una situazione un pò scomoda insomma. Dal nostro punto di vista questa disposizione delle  stanze dà un netto vantaggio alla logistica della casa italiana, che se per alcuni   aspetti presenta differenze con quella francese veramente minimali, per altre presenta diversità talmente grandi che rendono appena più complesso l’adattamento.

Razeghi Elide, Bianco Marta, Carnasciali Lavinia.

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Abitudini alimentari in Francia.

Grazie allo scambio culturale avvenuto con  Avignone abbiamo avuto l'opportunità di conoscere le abitudini alimentari di un paese diverso dal nostro. Premettendo che ogni famiglia aveva le proprie usanze, ci siamo fatti un'idea generale sui cibi maggiormente consumati in Francia. Innanzitutto c'erano orari differenti dai nostri, ma, ma questo dipende dagli impieghi dei genitori. Il pasto più simile al nostro era la colazione: infatti la maggior parte di noi era solita mangiare biscotti, cereali, pane e marmellata, caffellatte. Il pranzo era consumato al sacco, in particolare con panini, acqua, un frutto, patatine e delle caratteristiche  purea di frutta in scatola. L'unica volta che il pranzo è stato consumato in famiglia è stato durante il weekend. Alcuni di noi sono andati in    ristoranti tipici francesi, altri hanno mangiato a casa. La cena era il momento in cui eravamo più in contatto con la famiglia del nostro corrispondente ed è stata l'occasione più adatta per assaggiare tipici piatti francesi. In generale prevedono pasta, carne, pesce, insalata condita secondo l'usanza di ogni famiglia. A fine pasto venivano portate in tavola ogni genere di formaggi, molto conosciuti ed  apprezzati nella cultura francese. In alcuni casi il dessert è costituito da macedonie o da veri e  propri dolci tradizionali. Per concludere possiamo dire che le abitudini alimentari francesi sono più o meno simili a quelle italiane. In alcuni casi i cibi  sono stati apprezzati, in altri meno, ma questo è dipeso esclusivamente dai gusti di ognuno di noi.

Silvia Muzzi, Chiara Zordan, Caterina Carnasciali.

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Trraffico, pulizia dei luoghi pubblici

 lo scambio con gli studenti francesi, precisamente di Avignone, abbiamo notato che le strade da loro sono molto più pulite di quelle italiane; le persone curano molto di più, rispetto a noi il loro ambiente. Inoltre abbiamo visto che là ci sono molti più semafori e strisce  pedonali, e i pedoni  hanno meno probabilità di essere investiti rispetto alla probabilità che c'è qui da noi. Avignone ha molto traffico: durante tutta la giornata sono in moto tantissime macchine a qualunque orario. Noi pensiamo che gli Avignonesi rispettano più le regole che noi italiani, per esempio vuotano la propria immondizia negli appositi cestini e non per strada come fa la maggior parte di noi italiani. Oppure mentre viaggiano con il bus tutti i passeggeri hanno il proprio biglietto, a differenza nostra che a volte saliamo senza. Dovremmo imparare molte cose da loro.

Onisimov Diana, Brogi Elena, Lovasz Evelin.

 

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